(richard)
00mercoledì 20 maggio 2009 13:49
I primi tentativi di classificazione di civiltà aliene (da non confondere con i contemporanei e similari tentativi di immaginare forme di vita aliene) si devono allo scienziato sovietico Kardashev, che nel 1964 propose un criterio basato sulla capacità di raccogliere e sfruttare l'energia prodotta "naturalmente".
Kardashev propose una scala con 5 gradini, identificati dai numerali romani da I a IV, più un livello di partenza 0.
Secondo Kardashev, per una civiltà non era possibile giungere ad un livello di sviluppo senza aver pienamente dispiegato il proprio potenziale nel livello precedente; inoltre, il passaggio da un livello a quello successivo sarebbe stato limitato dalla velocità di espansione della civiltà nell’universo, necessariamente limitata a valori inferiori a quelli della luce.
Al primo posto, al livello 0, stavano tutte le civiltà (compresa quella terrestre dell'epoca) che non erano in grado di sfruttare tutta l'energia prodotta dal loro primario, sia direttamente (energia solare) sia indirettamente (energia eolica, delle maree, dei fiumi, ma anche dei combustibili fossili).
Al secondo posto, al livello I, si collocavano tutte le civiltà in grado di sfruttare pienamente tutta l'energia prodotta dal loro sole.
Secondo la teoria di Kardashev, la Terra sarebbe arrivata a questo livello di sviluppo tecnologico attorno all'anno 2200, e l'unico modo per ottenere questo effetto sarebbe stata la costruzione di una Sfera di Dyson attorno al Sole (o attorno a qualsiasi primario di qualsiasi civiltà).
Al livello II si collocavano tutte le civiltà estese in più sistemi stellari e in grado di sfruttare tutta l'energia prodotta da tutti i soli dei sistemi controllati.
Secondo la teoria di Kardashev la Terra avrebbe raggiunto questo livello di sviluppo tecnologico nell'anno 5200, quando avrebbe racchiuso in tante Sfere di Dyson tutti i soli controllati.
Al livello III si collocavano le civiltà galattiche, ovvero quelle in grado di sfruttare pienamente tutta l'energia prodotta da tutti i soli di una galassia. Sempre secondo la teoria di Kardashev, la Terra potrebbe arrivare a questo livello di controllo in un lasso di tempo compreso tra l’anno 7800 e l’anno 75000 (a seconda che si potesse trovare o meno un sistema per superare la velocità della luce, limite alla velocità di espansione dell’umanità nella Galassia), sempre ammesso che qualche altra civiltà della Via Lattea non ci arrivasse prima degli Umani
Al IV ed ultimo gradino si collocava una ipotetica "civiltà universale", in grado di sfruttare pienamente tutta l'energia dell'universo.
Lo stesso Kardashev considerava questo livello "irraggiungibile", o comunque sicuramente non raggiunto da alcuna civiltà (in fin dei conti la Terra non ne faceva parte... e soprattutto si vedevano stelle brillare in cielo, il che significava che quelle stelle non erano circondate da Sfere di Dyson).
La teoria di Kardashev venne immediatamente sottoposta a due critiche: non teneva conto dello sviluppo tecnologico futuro e non teneva in considerazione che, nei millenni di storia astronomica registrata (principalmente dai Cinesi) numerose volte si erano registrate novae e supernovae ma mai lo "spegnimento" di una stella (che avrebbe potuto indicare l'inclusione di quella stella in una Sfera di Dyson).
Gli anni immediatamente successivi alla formulazione della Teoria di Kardashev, con la corsa allo spazio delle potenze dominanti dell'epoca (Stati Uniti d'America e Unione Sovietica), dimostrò inequivocabilmente che non era necessario uno sfruttamento completo dell'energia del Sole per raggiungere altri mondi del sistema e perfino, forse, altre stelle.
Certamente, oggi sappiamo che per creare una civiltà stellare o addirittura galattica sono sufficienti quantità di energia e conseguente sfruttamento delle risorse naturali di gran lunga inferiori a quanto originariamente predetto.
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