Inchiesta sanità, pm: "A Formigoni 8,5 mln per quindici delibere su rimborsi Maugeri

(richard)
00giovedì 26 luglio 2012 15:34
Nell'invito a comparire notificato al presidente della regione Lombardia gli inquirenti fanno riferimento a viaggi, vacanze, cene, gite in barca e a un super-sconto per l'acquisto di una villa da parte di un amico di Comunione e Liberazione.



MILANO - Roberto Formigoni sarebbe stato corrotto 1 in qualità di presidente della Regione Lombardia con "utilità per un valore di circa 8,5 milioni di euro in relazione a 15 delibere regionali con cui sono stati stanziati rimborsi per la Fondazione Maugeri 2 di circa 200 milioni di euro in 10 anni". È quanto, in sostanza, viene contestato al governatore nelle due pagine e mezzo dell'invito a comparire che gli è stato notificato stamattina. In particolare, gli inquirenti fanno riferimento a viaggi, vacanze, cene, gite in barca e a un super-sconto per l'acquisto di una villa da parte di un amico di Comunione e Liberazione di Formigoni.

Stamani, nel corso di un'audizione al Senato, Formigoni aveva dichiarato che la Regione Lombardia non ha nessuna responsabilità sul controllo dei bilanci delle fondazioni San Raffaele e Maugeri: "Bisogna tener presente - ha detto - che questi sono Irccs, enti a rilevanza nazionale. La vigilanza sui loro bilanci spetta al ministero della Salute". E ha aggiunto: "Sul mio conto ci sono state informazioni sbagliate, con un chiaro intento politico. Se in questi mesi avessi chiesto al S.Raffaele di farmi vedere i bilanci, avrebbero risposto di stare a casa mia, perché questi

enti rispondono solo al ministero della Salute e alle prefetture. Un ulteriore controllo è esercitato dai revisori dei conti, che in questi anni hanno sempre approvato i bilanci".

Le tesi degli inquirenti. Tutti benefit che sarebbero stati elargiti a Formigoni per fare ottenere rimborsi al gruppo ospedaliero che ammontano a circa 200 milioni di euro tra il 2001 e il 2011. La Regione, in questo arco di tempo, ha approvato una quindicina di delibere sui cosiddetti rimborsi su 'funzioni non tariffabili'. Rimborsi, cioè, che sono stati concessi in via discrezionale dal Pirellone. Tra i benefici che avrebbe ricavato il presidente lombardo, anche il mezzo milione di euro che gli è stato versato dall'uomo d'affari Pierangelo Daccò al fine di sostenere le spese elettorali nelle amministrative del 2010. Un'ipotesi, questa, di finanziamento illecito, che viene 'assorbita' nel reato più grave di corruzione aggravato dalla transnazionalità.

www.repubblica.it/politica/2012/07/25/news/inchiesta_sanit_pm_a_formigoni_8_5_mln_per_quindici_delibere_per_rimborsi_maugeri-39701277/?...
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