Il Fenomeno Abduction, rapimenti alieni.

(richard)
00mercoledì 20 maggio 2009 13:21
I casi di rapimento sono le manifestazioni più drammatiche del fenomeno UFO. Se sono validi, cioè se i rapimenti avvengono veramente come sono riportati, non dobbiamo cercare oltre una spiegazione per gli UFO e le loro visite al nostro pianeta. Sarebbero, infatti, chiaramente viste all'interno del più ampio scenario di un contatto extraterrestre. Ma quello che è più rimarchevole è che sarebbero l'evento più importante nella storia dell'umanità. Quindi tutto dipende dalla risposta alla domanda: i rapimenti avvengono effettivamente come riportati dai loro testimoni ?
Non ci può essere alcun dubbio che qualcosa succede veramente. Che i rapiti vivano un'esperienza di qualche tipo è un dato che non abbiamo necessità di mettere in discussione, ma possiamo mettere in discussione la loro interpretazione dell'esperienza che hanno vissuto. In un senso o nell'altro i rapimenti sono reali:quello che rimane in dubbio è se quella realtà è la realtà quotidiana del mondo oggettivo oppure la realtà privata della mente del testimone.
Come molti altri fenomeni anomali, i casi di rapimento hanno una plausibilità irresistibile. Nel leggere un racconto come quello fornito da Hopkins nel suo "Intruders" [8b], troviamo un disorientante assortimento di elementi che, a prima vista, sembrano, come i pezzi di un "puzzle", poter essere riuniti solamente in un unico senso. E' solamente quando ci spostiamo un po' indietro ed osserviamo il "puzzle" in una prospettiva più ampia che incominciamo a chiederci se ci possa essere una soluzione alternativa.

I RAPIMENTI NELLA PROSPETTIVA DEGLI UFO

Se siamo disposti ad accettare che i rapimenti avvengono effettivamente, i problemi sollevati dalla loro associazione con gli UFO devono essere risolti.
I rapimenti, per definizione, sono collegati al fenomeno UFO, dato che è proprio negli UFO che i rapitori che giungono fino al nostro pianeta ed è sugli UFO che la maggior parte dei rapiti sono portati. Ogni caso di "abduction", quindi, coinvolge un UFO, indifferentemente che esso sia menzionato o meno.
Ma nel momento in cui ci rendiamo conto che l'accettare il racconto del rapimento significa accettare l'UFO (senza il quale l'intera storia non può avvenire), ci troviamo di fronte al paradosso ufologico in tutto il suo orrore. Ammesso che esseri umani vengano rapiti e portati a bordo di UFO ed a meno di premettere una qualche metamorfosi temporanea della sostanza materiale dei loro corpi, quegli UFO devono essere macchine volanti concrete e l'azione del rapimento deve essere un'azione fisica coinvolgente un corpo umano in carne ed ossa trasportato/risucchiato/teleportato attraverso l'aria.
Ma sebbene si sostenga che i rapimenti si siano verificati in centinaia, se non in migliaia di occasioni [8a], nessun UFO in relazione ad un rapimento è mai stato percepito in maniera decisiva da un testimone indipendente e, allo stesso tempo, nessuno ha mai visto un rapito nell'atto di essere portato a bordo o di tornare da un UFO.
Neanche gli stessi rapiti hanno avuto successo nell'ottenere una prova materiale della loro esperienza. Ogni tentativo di procurarsi dei ricordini e souvenirs è stato sempre, sfortunatamente, impedito.

I RAPIMENTI NELLA PROSPETTIVA DEI CONTATTISTI

Se siamo disposti ad accettare che i rapimenti si verificano effettivamente, è necessario rimarcare come essi siano differenti per tipologia dalle esperienze contattistiche, che sono apparentemente simili in molti aspetti,ma che,quasi certamente, Il fenomeno UFO nella sua forma corrente aveva solo pochi anni quando fu "arricchito" dalle dichiarazioni dei contattisti che affermavano di incontrare gli occupanti, che nella maggior parte dei casi erano dei benevoli "Fratelli dello Spazio" o "Guardiani del Cosmo". Preoccupati per la situazione del nostro pianeta, questi esseri selezionarono fra l'intera razza umana un George Adamski, un George king o un Orfeo Angelucci e gli affidarono una missione per salvare il mondo. Il mondo, nella maggior parte dei casi, non si lasciò convincere da queste dichiarazioni.
Ma poi vennero i rapiti, che hanno una storia più plausibile da raccontare.Non siamo tenuti a credere che rapiti come Barney & Betty Hill [4] o Kathie Davis [8b] furono scelti perchè erano persone eccezionali: erano solamente adatti ad esami fisici o ad esperimenti genetici.Ciò rende certamente le loro storie più facili da credere. Noi possiamo inventare - e molti di noi lo fanno - degli scenari plausibili, in cui gli extraterrestri che ci visitano raggiungono un punto nel loro studio sui terrestri per cui ritengono necessario condurre degli esami fisici e degli esperimenti di procreazione con esemplari umani.
Ma non è sufficiente mostrare che i rapiti sono più credibili dei contattisti, bisogna anche mostrare che essi sono diversi per tipologia.Se le storie di rapimenti sono vere, perchè sono precedute da un'ondata di storie di contatti, allo stesso modo presentate come vere, ma manifestatamente inventate?
Fino a quando queste domande non troveranno risposta, rimarrà il sospetto che i rapiti di oggi siano semplicemente i contattisti di ieri in una forma aggiornata e più sofisticata. E se siamo inclini a spiegare l'ondata di contattisti su basi psico-sociologiche, rimarrà la possibilità per cui l'ondata di rapiti può essere spiegata nello stesso modo.

I RAPIMENTI NELLA PROSPETTIVA DEI RAPIMENTI IMMAGINARI

Se siamo disposti ad accettare che i rapimenti avvengono realmente, si deve mostrare che essi sono diversi da altre, simili, "esperienze", che si sa essere immaginarie.
L'esperimento di Alvin Lawson [9] sui "rapimenti immaginari" ha mostrato che soggetti in un adatto stato mentale sono in grado di inventare un'elaborato, dettagliato e drammatico racconto di un "incontro", completo frutto di fantasia. Inoltre, queste storie sono sorprendentemente simili, non solo nelle linee generali, ma anche in dettagli specifici, ai resoconti forniti dai "veri" rapiti.
Dato che nè Lawson nè altri hanno ripetuto o sviluppato questi esperimenti, non dovremmo trarne altro che delle conclusioni preliminari. Ma la conclusione centrale è inequivocabile:mentre gli esperimenti non provano che i "veri" rapiti inventano i loro racconti, essi suggeriscono che chiunque inconsciamente lo desideri può trovare dentro di sè le risorse necessarie per costruire una dettagliata e coerente storia di rapimento.
Gli esperimenti di Lawson indicarono una principale area di differenze fra i rapimenti "immaginari" e "reali": l'effetto emotivo e, talvolta, quello fisiologico, sul testimone.
I volontari non si trovavano in uno stato fortemente emotivo, non ebbero effetti psicologici successivi come emicranie, sogni, incubi od esperienze psichiche: i "veri" rapiti, invece, sono conosciuti per avere tutte queste cose, compresi gli effetti fisiologici.
Ciò è spesso interpretato dai critici dell'esperimento come una dimostrazione della effettiva realtà delle "vere" esperienze. Ma non dimostra niente del genere. In effetti dimostra che i "veri" rapiti sono in uno stato veramente emotivo; ma può darsi che l'esperienza del rapimento sia il risultato di uno stato emotivo come possa essere lo stato emotivo una conseguenza dell'esperienza del rapimento.
Nessuno metterà in discussione che il testimone del rapimento ha un'esperienza emotiva genuina: chiunque veda i videotapes del racconto, effettuato sotto ipnosi, del poliziotto dello Yorkshire Alan Godfrey in merito al suo rapimento può avere alcun dubbio in proposito . Ma mentre ciò dimostra che egli ha avuto qualcosa per il quale rimanere impressionato, non dobbiamo saltare alla conclusione che l'esperienza del rapimento ne sia stata la causa: può essere stata parte della cura.Il rapimento può essere un mezzo tramite cui l'individuo esternalizza un problema psicologico interno .

I RAPIMENTI NELLA PROSPETTIVA DEGLI STATI PSICOLOGICI

Se siamo disposti ad accettare che i rapimenti avvengono, bisogna dimostrare che sono diversi dalle esperienze immaginarie caratteristiche di persone che si trovano in stati alterati di conoscenza.
La capacità di racconto di una storia complessa messa in evidenza dagli esperimenti di Lawson è solo una del sorprendente spettro di abilità "anormali" manifestate da persone in circostanze eccezionali.Allucinazioni di vario tipo, aumentata consapevolezza "psichica", ruolo e in scenari di "possessione" o di "personalità dissociata":questi sono solo alcune delle manifestazioni riscontrate in persone che, per qualsiasi ragione, sono nello stato appropriato.
Jerome Clark ha scritto nell'"International UFO Reporter": "Ogni professionista che ha partecipato in questo tipo di investigazione diretta asserisce che non c'è alcuna spiegazione psicologica conosciuta per queste esperienze". Ma ogni scienziato comportamentale sa che ci sono parecchie forme di comportamento umano per le quali nessun modello formale di spiegazione è disponibile: amnesia, precognizione, la visione di "apparizioni di crisi", dissociazione della personalità. Sono state avanzate molte spiegazioni per queste esperienze, ma non c'è certamente consenso in merito ad esse.Così il fatto che non ci sia alcun modello di consenso per le esperienze di rapimento è l'indicazione che si tratta di uno dei parecchi aspetti dell'esperienza umana sulla quale le nostre conoscenze sono incomplete.
La letteratura di psicologia - i rapporti sul caso di Pierre Janet, per esempio - senza menzionare la letteratura parapsicologica, è piena di esperienze comparabili in molti modi ai rapimenti. Prima di essere pronti ad accettare che le esperienze dei rapiti sono tipologicamente differenti dalle illusioni isteriche di possessione diabolica, abbiamo bisogno di molta più evidenza di quella di cui disponiamo tutt'ora.

I RAPIMENTI NELLA PROSPETTIVA DELLA CREDENZA TRADIZIONALE

Se siamo propensi ad accettare che i rapimenti avvengono effettivamente, bisogna dimostrare che essi sono differenti da eventi similari che sono stati dichiarati o riportati durante tutta la storia umana.
L'esistenza di una tradizione folkloristica di rapimenti operati da fate ed altre entità ultraterrene evidenzia che l'idea del rapimento è diffusa e profondamente radicata. Mentre ciò, non per un'obiezione ai racconti di rapimento in sè, ci fa tornare in mente che è un errore il pensare l'esperienza del rapimento come un nuovo fenomeno generato dall'era spaziale. Il rapimento è servito come base per esperienze fantasiose nel passato e lo può essere ancora oggi.
I rapimenti UFO non sono il solo tipo di esperienza nella quale un'apparente plausibilità interna è compensata da una non plausibilità esterna. Altri esempi comprendono la "possessione", che i cristiani fondamentalisti credono coinvolgere un intervento diabolico, ma interpretata diversamente da altri; i fenomeni di "poltergeist", un tempo ritenuti essere l'opera di "spiriti rumorosi" ma correntemente attribuiti a proprietà psicocinetiche manifestantesi inconsciamente; la stregoneria, una volta creduta essere l'opera del diavolo, ma oggi considerata come una manifestazione di isteria indotta.
E' opportuno notare che le spiegazioni tradizionali per tutti questi fenomeni traggono la loro forza da uno specifico sistema di credenza. Dobbiamo considerare la possibilità che la stessa cosa può succedere oggigiorno con i rapimenti. Se fosse così, dovremmo considerare qualche scenario alternativo come questo.
Ad ogni dato periodo c'è un certo numero di individui che è alla ricerca di un'adatta struttura nella quale proiettare il proprio sfogo psicologico.Una tale struttura non dovrebbe solamente adattarsi ai loro bisogni personali, ma conformarsi anche alle credenze, socialmente accettabili, del tempo.
In giorni passati la "possessione" diabolica, la stregoneria, la licantropia et similia offrirono un'adatta struttura: più tardi arrivò la comunicazione con gli spiriti dei morti; oggi il "mito autorizzato" è quello della visita extraterrestre, derivato dalla fantascienza, dalla mentalità dell'era spaziale e da un'alternativa millenaria del "Guardiano Cosmico" alla tradizionale credenza religiosa .
Dato che il mito è condiviso dalla comunità, i rapiti trovano facile "credere loro stessi" nella storia del rapimento, ma anche gli altri sono facilitati a credergli

Hilary Evans per il CISU © (Traduzione Maurizio Verga)

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