E’ arrabbiato il nostro Presidente della Repubblica…ed anche offeso…poffarbacco!
“Contro di noi (ma noi chi???) una campagna costruita sul nulla”…questa la sua reazione alle rivelazioni del Fatto quotidiano di quelle intercettazioni che darebbero per certo un suo diretto interessamento alla vicenda Mancino/accordo Stato-mafia.
Benché sia una questione di rilevanza cruciale e nazionale non tutti i giornali pongono la stessa attenzione…e neanche molti tg. Eppure, se si dovesse accertare che l’accordo tra mafia e Stato è avvenuto, che da questo accordo hanno tratto vantaggio alcuni personaggi politici…beh sarebbe un bel problema, per un parlamento pieno zeppo di personaggi usciti da questo vergognoso connubio, chiedere agli italiani di accettare sacrifici in nome della patria.
Di certo, almeno sinora, paiono le intercettazioni che inchiodano il consigliere giuridico del Quirinale…sottolineo giuridico. D’Ambrosio non pare negare…più che altro pare arrampicarsi sugli specchi…su una serie di “non ricordo con esattezza”…”potrebbe anche essere” …”non c’era il visto”….sulla nomina di Di Maggio, considerato anello di congiunzione tra Stato e mafia e morto nel 1996, a vicedirettore delle carceri. Di certo non nega le continue telefonate che Mancino fece al Quirinale e la preoccupazione, dello stesso, sull’indagine in corso.
Ora mi chiedo, da semplice cittadino, ma se un presunto indagato chiama il Quirinale per una sua preoccupazione su una indagine in corso è o no dovere dello stesso Presidente della Repubblica denunciare il fatto agli inquirenti ?
Come è possibile che un Presidente, che ora si batte per ottenere il bavaglio di quella residua parte di libera informazione, si indigni per quanto viene scritto su alcuni giornali e non ritenga farlo quando un personaggio, implicato in una decisiva indagine, chiama i suoi uffici continuamente?
Sonia Alfano ne chiede l’impeachment: “il Presidente della Repubblica non ha capito quali sono le sue prerogative istituzionali…il problema non è soltanto etico…risponde alle lettere di familiari di processati per reati di natura economica e fa orecchie da mercante alle suppliche quotidiane che gli vengono rivolte dalle famiglie delle vittime per mafia”.
Ma sappiamo ormai il nostro Presidente che tipo è…Lui prende l’iniziativa e dimette un governo senza rispetto per la Costituzione e per il paese quando pensa sia il caso, o qualcuno glielo chieda…non avrà ritenuto importante, di contro, far sapere al popolo che una parte, forse neanche tanto piccola del parlamento, non sia altro che il prodotto di un accordo, ormai conclamato, tra le mafie e uno Stato sempre più corrotto.
Scrive bene Padellaro sul “Fatto quotidiano”…questo totem intoccabile che siede sul colle fa comodo a tutti, da Monti (cioè dalle banche) ai politici incatenati alle loro poltrone…un urlo violento si alza da quelle aule, e da quelle freddi sedi bancarie, che non rappresentano più nulla se non privilegi e furti …”lasciatelo lavorare !”…Napolitano serve.
by:tzetze.it
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