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ALDO DI BIAGIO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà, per un massimo di due minuti.
ALDO DI BIAGIO. Signor Presidente, voglio segnalare a quest'Aula un evento increscioso che si è verificato in questo palazzo nella giornata di ieri. Il collega Deodato Scanderebech, durante la pausa tra due sedute di Commissione, è stato fotografato di nascosto da un giornalista mentre era seduto sul divano in un momento di riflessione, con gli occhi chiusi. Com'è facile immaginare, in un momento in cui l'apparenza e la strumentalizzazione di immagini la fanno da padrone, la foto è stata pubblicata su diversi social network, provocando un'incredibile reazione da parte degli utenti, molti dei quali lo hanno ingiustamente ed impropriamente investito di minacce e insulti. A lui va la nostra vicinanza.
Sappiamo bene che, in questo dato momento sociale e politico, contaminato da una galoppante antipolitica e da un senso profondo di insoddisfazione, eventi come questi rischiano di alimentare riflessi drammatici. Il linciaggio mediatico portato avanti da un giornalista di discussa professionalità rappresenta un elemento da condannare, ma è opportuno veicolare alla società civile ciò che realmente rappresenta questa istituzione. Esistono certamente politici dalla dubbia etica morale, ma il fatto di ieri conferma che vi sono anche giornalisti - i cosiddetti uomini d'informazione - anch'essi privi di alcuna morale, forse, alimentati da chissà quale altra virtù.
A tutela dell'incolumità del collega, richiedo all'Ufficio di Presidenza che vengano presi i dovuti provvedimenti affinché non si continui ad alimentare anche in maniera divertita - e lo dico senza mezzi termini - lo spirito dell'antipolitica, che può essere solo deleterio per il futuro del Paese (Applausi dei deputati del gruppo Futuro e Libertà per il Terzo Polo).
Dal resoconto stenografico della seduta del 30 maggio 2012:
www.camera.it/410?idSeduta=0641&tipo=stenografico#sed0641.stenografico.tit00090....
I segreti della casta