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A partire dal 1977 una serie di misteriosi avvenimenti investì la città di Colares, nella regione del Parà, in Brasile.

Ultimo Aggiornamento: 22/10/2011 16:26
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22/10/2011 16:26


Un primo esame sulle ferite riportate da alcuni testimoni innescò una sorta di psicosi di gruppo, favorendo la nascita di una sinistra figura, a detta degli abitanti responsabile delle varie aggressioni, il “Chupa Chupa” o Sucker Sucker”, da non confondersi con l’altrettanto noto Chupacabras.
L’incrementarsi in maniera esponenziale delle vittime, costrinse il sindaco della citàà a chiedere aiuto all’Air Force, e ben presto si iniziarono ad organizzare ronde di vigilanza notturna, ricorrendo anche all’uso massiccio di fuochi d’artificio.
Cosa era realmente accaduto? Che senso avwevano queste strane precauzioni?
In pratica tutto aveva inizio con l’avvistamento di strane luci nel cielo (da qui l’utilizzo di fuochi d’artificio per tenerle lontane), a queste seguivano dei veri e propri rapimenti che lasciavano spesso le malcapitate vittime con profonde ferite, come se “qualcosa” avesse tentato di “risucchiarle”.
L’intera operazione venne affidata al capitano Uyrangê Bolivar Soares Nogueira de Hollanda Lima, il quale, fino alla fine del 1977, venne in possesso di diverse fotografie che ritraevano le misteriose luci responsabili degli avvenimenti.
L’operazione venne comunque chiusa senza produrre alcun risultato; in ogni caso, in circa quattro mesi, si riuscì a ristabilire l’ordine tra la popolazione .
Subito dopo la fine dell’inchiesta, il capitano rilasciò una intervista al ricercatore Ademar Josè Gevaerd, fondatore e presidente del CBPDV (Centro Brasileiro de Pesquisas de Discos Voadores, or Brazilian, e all’ufologo Marco Antonio Petit, associato al Mutual UFO Network.
Durante l’intervista il capitano raccontò dell’avventura da lui stesso vissuta in prima persona insieme ad altri sei testimoni, ma non si riuscì ad approfondire il caso, poiché tre mesi dopo il militare venne ritrovato cadavere, assassinato in circostanze misteriose.

Le osservazioni:

A partire dal mese di luglio del 1977, numerose persone residenti nelle zone del vimento sono state fatte da persone sconosciute nella regione di Colares negli stati del Maranhão e del Pará (Amazzonia, Brasile del nord), riferirono di aver avvistato diverse luci in movimento; queste stesse persone, venute in contatto con le luci, presentarono in seguito diverse patologie, in particolare forti stati anemici.
Analizzando più attentamente le varie testimonianze, si scoprì che le luci si muovevano molto spesso in formazione, producendosi in repentini cambi di direzione e sostando, a volte, anche a circa 15 metri dal suolo.
Il continuo reiterarsi dei fenomeni, la paura che ormai dilagava tra la popolazione, e i numerosi casi di persone con profonde ferite causate dall’esposizione al misterioso fenomeno, costrinsero il sindaco di Vigia, un piccolo paese non lontano da Corales, a chiedere l’aiuto dei militari.
Da questi fatti prese il via l’Operazione Prato, che divenne operativa nel mese di settembre del 1977, per poi concludersi ufficialmente nel dicembre dello stesso anno.
Il lavoro dei militari si tradusse in oltre 500 fotografie e numerose riprese video, oltre che nella raccolta di sorprendenti testimonianze come quella che segue.
Il 28 novembre 1977, alcuni agenti del Serviço Nacional de informação (SNI), oggi sostituito dalla Brasileira Agencia de Inteligencia (ABIN), seguì la squadra dell’Air Force durante una ricognizione.
Tutti parteciparono a una riunione a Belem intorno alle 19,30, ma quando uscirono uno straordinario spettacolo li attendeva: a circa 200 metri dal suolo, un oggetto nero dal diametro di circa 30 metri, sembrava tranquillamente librarsi nel cielo.
Improvvisamente dal centro dell’Ufo si propagò una luce giallastra, estremamente potente che appariva in costante pulsazione; i militari descrissero in seguito quella luce così potente da illuminare a giorno l’intera area pur essendo già buio.
I militari, ancora storditi e frastornati dall’insolito avvistamento, iniziavano già a prendere macchine fotografiche e cineprese, quando improvvisamente la luce dal giallo passò a un blu intenso, quindi a un azzurro scintillante, per poi schizzare letteralmente in alto dirigendosi verso oriente.
Nella relazione di un militare, il sergente Flávio João de Freitas Costa, testimone oculare dell’accaduto, si legge testualmente: “…la presenza nella regione di oggetti volanti, o luci, non identificati è ormai certa, abbiamo visto personalmente corpi luminosi che iniziano a muoversi in varie direzioni e altitudini, compiendo manovre complesse, tutti fatti che indicano come questi oggetti siano guidati da una qualche forma di intelligenza che li dirige…”.

Nel mese di febbraio del 1979, venne divulgata una delle prime testimonianze civili, fatta da Rosio Oliveira; l’uomo parlò di luci che si muovevano ad altissima velocità, compiendo impossibili manovre anche in acqua; avevano la forma di un “cappello” o un “ombrello” ed era impossibile osservarle per più di qualche minuto perché il loro bagliore era accecante.
A volte accadeva che tre o quattro di questi oggetti si presentassero come in formazione, per poi riunirsi a formare una unica, immensa luce; altre volte ancora le luci uscivano fuori dall’acqua.
Una volta individuata la vittima, quello che sembrava essere una sorta di raggio laser la bloccava e da quel momento iniziava il progressivo dissanguamento del malcapitato; questi “laser” agivano liberamente anche in presenza di ostacoli, attraversando addirittura in alcuni casi i tetti delle abitazioni.
Un altro testimone raccontò di quanto accadde durante una notte dell’ottobre 1977; addormentatosi su una amaca venne risvegliato da una forte luce che passava attraverso la finestra; l’aria divenne improvvisamente calda e la luce iniziò a cambiare di colore, passando dal bianco al verde.
Una sagoma indefinita sembrava puntargli addosso quella che il testimone interpretò come una specie di arma; durante quegli interminabili momenti l’uomo sanguinò copiosamente da almento tre parti, impossibilitato a muoversi in quanto colto da una sorta di paralisi.
Trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Stato di Colares, gli vennero diagnosticate varie e profonde ustioni in tutto il corpo, ferite che non furono giudicate compatibili con quelle provocate dal fuoco o dall’acqua bollente, bensì da una esposizione al cobalto.
Le zone interessate, prive di vesciche, non causavano alcun dolore, tranne una forte e fastidiosa sensazione di prurito.
Unico particolare comune a tutti I casi sottoposti a visione da parte di personale medico, due piccoli segni, molto simili a punture o morsi di serpente, proprio al centro delle bruciature, o comunque della parte che sembrava essere la più colpita.
L’intera area interessata al fenomeno si scoprì poi essere uno scenario nel quale erano stati condotti numerosi avvistamenti Ufo, registrati dalle Forze Militari aeree e terrestri.
Il primo novembre 1977 un Ufo venne avvistato da alcuni militari che si trovavano a bordo di un elicottero, ma la loro dichiarazione venne secretata, così come avvenne anche per le dichiarazioni rilasciate dal dottor Wellaide Cecim, un medico che durante gli Anni ’70 prestava la sua opera di assistente sanitario nel paese diColares.
Forse non sapremo mai cosa accadde in quel periodo, rimane il ragionevole dubbio che una forza a noi ancora sconosciuta e certo non molto benevola, abbia interagito con il nostro pianeta e con i suoi abitanti, sortendo effetti non certo piacevoli.







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