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Blocco animistico e 2012

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2011 19:04
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08/04/2011 19:04

Cosa succederà presto? O cosa dovrebbe succedere? Parliamo di questo fatidico 2012!!!

Siamo bloccati da Tempi, plurale perché si parla di migliaia di cicli di 4°, e da (blocco totale) all’incirca 6000 anni per questo pianeta. Ora ci stiamo avvicinando al Tempo che doveva essere il tempo del passaggio evoluzionistico dell’universo, ovvero si può immaginare come un battito dell’universo cui apparteniamo. Non è un evento comune, ma non è neanche un evento unico, è solo uno dei tanti passi che fa il Creato nella sua evoluzione. Questo passo in particolare riguarda la stella di piani cui apparteniamo, come se il “salto” diciamo “energetico”, debba avvenire simultaneamente e similmente in ogni universo che la costituisce ma non per tutto l’universo, ricordiamo qui che una stella è costituita da universi “assonanti” , ovvero con stesse caratteristiche di spettro. Ciò implica che se il nostro universo permane nel suo stato di blocco animistico-evolutivo, non sarà in grado di allinearsi al resto della stella di appartenenza, rischiando di collassare. Secondo questa teoria le Anime appartenenti a questo non potrebbero subire altro destino se non quello di ricominciare il proprio percorso dalla 1° dim.

Quindi teorie catastrofiste sul 21/12/2012? Credibili ma non si verificheranno. E’ vero, l’universo è bloccato e rischia di collassare (non solo il pianeta) ma la situazione non rimarrà questa. Si sta già operando affinché le frequenze vibrazionali che devono raggiungere il pianeta riusciranno a compiere il loro percorso ed a permettere ciò che porterà solamente al salto e quindi alla conseguente evoluzione della galassia intera. Nessuna realtà catastrofista, solamente il passaggio a nuova consapevolezza. Nessuno si aspetti, sarebbe assurdo, un cambiamento immediato o repentino ma un graduale passaggio ad una dimensione di conoscenza, controllo e consapevolezza dell’energia.

Come abbiamo già accennato il salto evolutivo, ovvero la diffusione delle nuove frequenze energetiche non riguardano in massa ogni parte dell’universo ma è già dato che alcuni pianeti attualmente di 3° dim. riceveranno le frequenze che genereranno il passaggio a pianeti di 4°, così come pianeti attualmente classificabili di 4°dim. passeranno ad esistenza di 5°.

Vogliamo chiarire qui che il percorso evolutivo a tappe di cui abbiamo parlato riguardava l’Anima, così come comunemente intesa. Però il concetto è estendibile, in modo un po’ più complesso, anche ai pianeti che partecipano analogamente a delle tappe evolutive, una delle quali è proprio quella che coinvolgerà Ghea nel 2012.

Fasi dell’evoluzione di un pianeta di 3° dimensione
Vi abbiamo parlato di evoluzione animistica, più precisamente di percorso animistico di “risalita” alla fonte, per ognuno di noi è facile associare al concetto di anima e quindi di evoluzione un essere umano o un essere animale, ma pochi riescono spontaneamente a concettualizzare l'evoluzione di un pianeta. Eppure qui vi chiediamo di riuscire a comprendere come anche, in realtà, i pianeti rientrano nel gioco evolutivo. Vi chiediamo qui di azzardarvi ad immaginare un pianeta con una sua propria Anima, come un animale primordiale.
Un pianeta di 3° dim evolve dalla sua nascita (formazione) alla sua morte, attraversando 5 fasi.

Già da tempo molti dei nostri scienziati hanno sostituito il concetto della struttura interna del nostro pianeta da “nocciolo” a “flusso magmatico”, in realtà un pianeta contiene al suo interno delle “vene” attraverso cui fluisce il plasma, immaginabile come flusso di sostanza che trasporta Energia. In particolare la conformazione delle vene interne ad un pianeta di 3° dim ricalca uno dei possibili 5 solidi platonici. Allo stesso modo, in un altro campo, nuove teorie scientifiche, ormai dimostrate, appoggiano la NUOVA GEOLOGIA, scienza che asserisce la infondabilità della teoria della deriva dei continenti, contro una più scientificamente probabile teoria dell'espansione della superficie terrestre.
Questa scienza sta ultimamente dimostrando come Ghea sia nato in forma di pianeta roccioso che subisce successive estensioni, ciascuna delle quali avviene ogni 25920 anni. Questa è esattamente la durata di ogni fase “evolutiva”di Ghea. In realtà il passaggio da una fase alla sua successiva corrisponde alla modificazione della struttura interna delle vene del pianeta, che passano da un solido platonico al successivo in ordine di numero di vertici.

Più semplicemente un pianeta di 3° nasce con una struttura interna di tetraedro, per passare ad una struttura di ottaedro, quindi esaedro, icosaedro ed infine dodecaedro ( i solidi sono in progressione secondo il numero progressivo dei vertici e non delle facce). Infatti ognuno di questi solidi è inscrivibile in una sfera a sua volta inscrivibile nel solido successivo.
Attualmente Ghea possiede una struttura interna di vene plasmatiche ad icosaedro e si accinge, quindi, all'ultima fase evolutiva.
Costituenti primari di questo plasma sono i, ben conosciuti oggi, microcluster (il sangue di Ghea), associabile al concetto di particella metallica ultrafine, ovvero microcristallo. Studiati negli ultimi anni se ne sono scoperte le proprietà intrinseche. Si tratta di miscelatori di frequenze in grado di generarne di nuove. Studiati sotto forma di agglomerati plasmatici, si è dimostrato che sottoposti a vibrazioni di particolari frequenze assumono forme solide regolari, da qui la conferma che i microcluster non sono altro che gli elementi primari costituenti l'Energia principale del pianeta Ghea. Dall'analisi scientifica del comportamento dei microcluster si può facilmente dedurre come un'Energia vibrazionale possa far sì che il plasma interno al pianeta assuma nuova forma geometrica.

Ovvero, stiamo dicendo che il salto evolutivo di un generico pianeta di 3° dim in una delle sue 5 tappe, avviene attraverso l'assimilazione di particolari frequenze energetiche, paragonabili al concetto di suoni (come accennato in precedenti articoli) che fanno sì che si modifichi la struttura interna del pianeta stesso. Frequenze che raggiungono i pianeti in determinati allineamenti galattici. Precisiamo qui che il rapporto tra le onde vibrazionali e le forme geometriche rimanda anche agli esperimenti condotti dal dott. Jenny sulla cimatica e del dott. Himoto sull'acqua.
In particolare sappiamo e si sa su Ghea sin dai tempi degli egizi che, per quanto riguarda questo salto di Ghea, il pianeta necessita dell'assimilazione di 12 frequenze. Anche gli egizi, infatti, erano a conoscenza di un “suono” proveniente dallo spazio, identificato con le 12 costellazioni, 12 intervalli di 2160 anni dettati dalla metrica delle 3 ottave.

2160 X 12 = 25920 → esattamente l'intervallo tra un salto energetico ed il successivo!!!!!

Da qui ci riallacciamo a come i rettiliani, tramite la rete da loro costruita intorno al pianeta, siano riusciti a bloccare l'evoluzione del pianeta, in particolare bloccando il sopraggiungere di 6 sulle 12 frequenze vibrazionali necessarie a tutt'oggi a Ghea. Inoltre, indeboliscono massivamente il pianeta deprivandolo dei microcluster e così deprimendo la capacità di Ghea di assimilare frequenze vibrazionali.
Infatti, utilizzano i microcluster per alimentare la loro stessa griglia ed inoltre vengono utilizzati a larga diffusione rendendoli indispensabili nella “nuova tecnologia terrestre”, in particolare i vertici dell'icosaedro tangenti con la superficie terrestre, in quanto punti fortemente energetici sono stati “aperti” per permettere l'estrazione dei microcluster. Si nota infatti, argomentazione scientificamente dimostrata, in corrispettivo dei poli magnetici terrestri, una fuoriuscita di energia torsionale innaturale, come ennesimo esempio di dispersione energetica.

Dal punto di vista delle applicazioni, queste particelle meccaniche ultrafini, hanno incontrato numerose utilizzazioni in campo tecnologico, dalla catalisi chimica, all'ingegneria spaziale. Le loro proprietà magnetiche, ottiche, di conducibilità elettrica vengono sfruttate per la realizzazione di coloranti, materiali resistenti alle alte temperature, registrazione magnetica. Nonché risultano indispensabili nella miniaturizzazione dei dispositivi elettronici.
Detto in poche parole: ci stanno togliendo il sangue per rivendercelo!
Salto evolutivo?
Tutto questo può far pensare che ciò che vivremo nel 2012 sia uno di questi allineamenti che consentirebbe a Ghea di assimilare le frequenze dall'esterno e poter variare la sua conformazione interna (solidi platonici) in modo tale da poter passare alla sua ultima fase evolutiva. Potrebbe essere soltanto questo o potrebbe essere anche un evento diverso e molto più raro.

Recentemente, chiunque degli incoming o dei walk-in, abbia mantenuto dei contatti puliti (e non contaminati dai rettiliani) è a conoscenza che la 4° dim ha attraversato un breve periodo (alcuni mesi, in termini temporali gheiani) caratterizzato da movimenti politici, scientifici che sono apparsi come “riluttanza” a fornire informazioni o a dare direttive ai contatti. Questo si spiega poiché l'assunzione di nuove informazioni e nuovi dati ha fatto sì che venisse riconsiderato il ruolo di Ghea ed il significato del salto evolutivo che la riguarda e che, di conseguenza, riguarda altri pianeti di 3° dim, nonché la 4° dim.
Ghea sembra essere allineata in plurimi modi, oltre quelli che erano già noti, pertanto l'Energia che arriverà al pianeta, pare provenire direttamente dal centro della Stella di Piani di Universo a cui appartiene l'universo che ci contiene. Secondo ultime analisi questo particolare allineamento farà sì che Ghea, ricevuta l'Energia ne rimandi, a sua volta, verso altri pianeti di 3° dim che saranno in tal modo coinvolti nel medesimo salto evolutivo. Specifichiamo che questo riguarda alcuni pianeti di altre 3° e non tutti i pianeti di 3° presenti nella nostra galassia. Questa immensa vibrazione, frequenza, suono, derivante dal cambiamento vibrazionale di queste 3° si propagherà (ovviamente in tempi non gheiani) fino alla relativa 4° galattica, dando quella frequenza tale da consentire ai pianeti di poter cambiare conformazione interna e passare alla 5° dim.
Di conseguenza, la 6° dim, semplificando i concetti in modo a noi comprensibili, cambierà frequenza vibrazionale. Ricordiamo che la 6° dim ha luogo fisico nella Stella di Piani Universali, universi che sono assonanti tra loro.
Se questo cambiamento di frequenza non avverrà, Ghea non solo non potrà evolversi nella 4° dim ma l'intero Piano di Universo a cui apparteniamo non riuscirà ad allinearsi con la sua Stella, richiamiamo qui i concetti esposti nel primo articolo.

C'è da sottolineare che questo allineamento è molto particolare per quanto concerne il nostro universo, pertanto il salto evolutivo di Ghea non sarà, come dovrebbe naturalmente essere, verso l'ultima struttura dei solidi platonici, ma sarà una variazione molto più ampia da struttura di pianeta di 3° a struttura di pianeta di 4°; ovvero un pianeta con un nucleo energetico pulsante che irradia omogeneamente energia in tutto il pianeta.
C'è anche da esporre, al di là delle teorie catastrofiste, che questa transizione non avverrà repentinamente, ma in termini comunque di alcune generazioni.
Assisteremo, infatti, alla nascita di bambini che in modo lieve e graduale differiranno dai genitori in quanto a capacità di percepire, gestire, conoscere l'Energia oltre il corpo.
Precisiamo che questo evento è raro, seppur non unico, quindi ciò che stiamo descrivendo non è il normale passaggio evolutivo di un pianeta o di una galassia.

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