------------------ELIMINATO L'IMPOSSIBILE,CIO' CHE RESTA,PER IMPROBABILE CHE SIA,DEVE ESSERE LA VERITA'!
 
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La leggenda del tomo magico Al Azif

Ultimo Aggiornamento: 27/09/2010 14:34
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27/09/2010 14:29

Il Necronomicon
Prendete un poeta folle di Sanaa, capitale dello Yemen, che si chiama Abdul Alhazred, dategli in mano una penna dopo che ha fatto i suoi rituali magici, e in contatto con spiriti ed entità disincarnate scriverà un libro sacro per la magia, che intitolerà Al Azif.
In arabo quell’allocuzione sta ad indicare lo strano suono notturno degli insetti, o l’ululato dei démoni.
Abdul Alhazred, scompare in maniera terribile nel 738 d.C, del suo volume se ne fanno copie segrete ad uso e consumo di sapienti maghi e studiosi dell’occulto.
Nel 950 è tradotto in greco da Teodoro Fileta, con il nome di Necronomicon, in altre parole: “Il libro delle leggi che governano i morti”.
È consultato da molti addetti al settore, ma in maniera segreta, finché il vescovo Michele, patriarca di Costantinopoli, nel 1050 lo mette all’indice sopprimendolo e bruciandolo.
Molti penseranno che dopo la messa all’indice, del Necronomicon se ne siano perse le tracce, ma non stanno così le cose; Olaf Wormius fece una traduzione da quella latina, di Fileta, che vide due stampe una in Germania, nel quindicesimo secolo in caratteri gotici, e una nel diciassettesimo probabilmente in Spagna.
Nuovamente messo all’indice, stavolta nella doppia edizione sia greca sia latina, da Papa Gregorio IX nel 1232, abbiamo notizia certa che ormai dell’originale in arabo non ci sono più tracce.
In Italia la sua comparsa certa è tra il 1560–1570, mentre la traduzione in inglese di John Dee non fu mai pubblicata.
Tutto questo sarebbe un resoconto quasi credibile della genesi del Necronomicon, se non ci si mettesse H.P. Lovecraft a complicare le cose.
Stando a quello che dice lui, un tale libro non esisterebbe, anzi sarebbe frutto della sua fantasia, e sarebbe interessante avere delle notizie più precise, ma lasciamo che lo dica Lovecraft stesso, in una lettera inviata al suo corrispondente Willis Conover, che gli aveva posto una serie di domande sulla sua biblioteca e sulla effettiva consistenza dei testi attribuiti a maghi e stregoni.

Sono talmente tante le versioni, che sinceramente qualcosa di vero penso ci sià....storia vera o leggenda?

[Modificato da -Gertrude- 27/09/2010 14:34]

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