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Pubblicato il 26/01/2013| 2 commenti
LONDRA β A chi appartiene il locale che ospita la gioielleria Bulgari a Bond street, piΓΉ esclusiva via dello shopping nella capitale britannica? E di chi Γ¨ lβedificio in cui ha sede la Altium Capital, una delle piΓΉ ricche banche di investimenti di Londra, allβangolo super chic tra St. James Square e Pall Mall, la strada dei club per gentiluomini? La risposta alle due domande Γ¨ la stessa: il proprietario Γ¨ il Vaticano. Ma nessuno lo sa, perchΓ© i due investimenti fanno parte di un segretissimo impero immobiliare costruito nel corso del tempo dalla Santa Sede, attualmente nascosto dietro unβanonima societΓ off-shore che rifiuta di identificare il vero possessore di un portfolio da 500 milioni di sterline, circa 650 milioni di euro. E come Γ¨ nata questa attivitΓ commerciale dello Stato della Chiesa? Con i soldi che Benito Mussolini diede in contanti al papato, in cambio del riconoscimento del suo regime fascista, nel 1929, con i Patti Lateranensi.
A rivelare questo storia Γ¨ il Guardian, con uno scoop che oggi occupa lβintera terza pagina. Il quotidiano londinese ha messo tre reporter sulle tracce di questo tesoro immobiliare del Vaticano ed Γ¨ rimasto sorpreso, nel corso della sua inchiesta, dallo sforzo fatto dalla Santa Sede per mantenere lβassoluta segretezza sui suoi legami con la British Grolux Investment Ltd, la societΓ formalmente titolare di tale cospicuo investimento internazionale. Due autorevoli banchieri inglesi, entrambi cattolici, John Varley e Robin Herbert, hanno rifiutato di divulgare alcunchΓ© e di rispondere alle domande del giornale in merito al vero intestatario della societΓ .
Ma il Guardian Γ¨ riuscito a scoprirlo lo stesso attraverso ricerche negli archivi di Stato, da cui Γ¨ emerso non solo il legame con il Vaticano ma anche una storia piΓΉ torbida che affonda nel passato. Il controllo della societΓ inglese Γ¨ di unβaltra societΓ , chiamata Profima, con sede presso la banca JP Morgan a New York e formata in Svizzera. I documenti dβarchivio rivelano che la Profima appartiene al Vaticano sin dalla seconda guerra mondiale, quando i servizi segreti britannici la accusarono di βattivitΓ contrarie agli interessi degli Alleatiβ. In particolare le accuse erano rivolte al finanziere del papa, Bernardino Nogara, lβuomo che aveva preso il controllo di un capitale di 65 milioni di euro (al valore attuale) ottenuto dalla Santa Sede in contanti, da parte di Mussolini, come contraccambio per il riconoscimento dello stato fascista, fin dai primi anni Trenta. Il Guardian ha chiesto commenti sulle sue rivelazioni allβufficio del Nunzio Apostolico a Londra, ma ha ottenuto soltanto un βno commentβ da un portavoce.
www.repubblica.it/economia/2013/01/22/news/vaticano_impero_immobiliare_segreto_a_londra-5...
[Modificato da (richard) 10/03/2013 15:01]
ELIMINATO L'IMPOSSIBILE,CIO' CHE RESTA,PER IMPROBABILE CHE SIA,DEVE ESSERE LA VERITA'!