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Gilgul (reincarnazione)

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2012 22:36
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01/10/2012 22:36

Gilgul è il termine ebraico per “trasmigrazione delle anime”, “reincarnazione” o “metempsicosi”. Alcuni studiosi interpretano le parole di Giuseppe Flavio in Antichità giudaiche 18:1,3 e in Guerre giudaiche 2:8,14 “...Sui corpi santi meritati dei giusti, secondo le convinzioni dei Farisei...”, come un'indicazione della dottrina della metempsicosi e non della resurrezione dei morti, come ritiene la maggioranza.
Anan B. David, il fondatore del Karaismo, sostenne questa dottrina, e in alcune delle sue affermazioni ci sono un’eco e una continuazione delle antiche tradizioni. La dottrina della trasmigrazione è da sempre prevalsa presso alcune sette gnostiche e specialmente tra i Manichei, e venne sostenuta in parecchi ambienti della Chiesa Cristiana (Anche da Origene). E’ possibile che questa dottrina abbia avuto origine in certi circoli giudaici, che potrebbero averla ereditata dalle filosofie indiane.
Alcuni ebrei seguendo il movimento islamico dei Mu’tazila e attirati dai suoi principi filosofici accettarono la dottrina della trasmigrazione.

In contrasto con la cospicua opposizione dell'odierna filosofia ebraica, la trasmigrazione viene data per scontata nella Cabala fin dalla sua prima espressione letteraria. Versetti biblici (ad esempio: …Una generazione passa e viene un'altra generazione…” (Ecclesiaste 1:4), viene intesa nel senso che "la generazione che passa è la stessa quella che deve venire, molte parabole talmudiche spiegano questo verso in termine di trasmigrazione.
Moltissimi credenti nella trasmigrazione, insegnavano che l'anima si trasferisce anche i corpi di animali.
La dottrina della reincarnazione si sviluppò in diverse direzioni e divenne una delle più importanti della Cabala, sebbene i cabalisti assumessero posizioni molto varie nei confronti e nei dettagli. Nel secolo XIII la trasmigrazione era considerata una dottrina esoterica alla quale si alludeva appena; ma nel XIV secolo apparvero molti scritti dettagliati ed espliciti sull'argomento. Nella letteratura filosofica il termine Ha’atakah “trasferimento” veniva generalmente usato per reincarnazione.
Molti versetti biblici e comandamenti vennero interpretati in termine di reincarnazione. Le prime scuole cabalistiche vedevano le leggi del macello rituale Shehitah come prova biblica della metempsicosi in armonia con la loro credenza della trasmigrazione negli animali.
Per i cabalisti il punto di partenza e la prova della reincarnazione era il comandamento del matrimonio del Levirato; il fratello del morto senza figli, sostituisce il marito morto della donna, al fine di meritare figli nella prossima vita.
Tale credenza servirà anche come giustificazione razionale per l'apparente assenza di giustizia nel mondo e come soluzione del problema delle sofferenze dei giusti e della prosperità dei malvagi; il giusto, ad esempio, viene punito per i suoi peccati commessi in una precedente vita.
L'intero libro di Giobbe e la soluzione del mistero della sua sofferenza, fu interpretata in termini di trasmigrazione.
Moltissimi cabalisti consideravano la trasmigrazione con una legge universale, governante tutte le creature esattamente come avviene nelle credenze indiane, la vedevano connessa essenzialmente a colpe contro la procreazione e le trasgressioni sessuali. La trasmigrazione è vista come una durissima punizione per l'essere che deve subirla. Nel contempo, tuttavia, è un'espressione della misericordia del Creatore, che non getta via nessuno per sempre, offre un'occasione di riscatto anche per coloro che dovrebbero essere puniti con l'estinzione dell'anima. Mentre alcuni ponevano più particolarmente in risalto l'aspetto della giustizia nella trasmigrazione e altri quello della misericordia, il suo scopo singolare era sempre la purificazione dell'anima e la possibilità di una una nuova prova, di migliorare le proprie azioni. La morte degli infanti e uno dei modi in cui vengono punite le trasgressioni in vite precedenti.
I cabalisti affermano che la trasmigrazione può continuare per innumerevoli generazioni. Tuttavia il giusto trasmigra indefinitamente per il bene dell'universo e non per il loro bene.
La sepoltura è una condizione per una nuova reincarnazione dell'anima, ecco quindi la ragione della necessità della sepoltura nel giorno della morte.



Talora può succedere che un'anima maschile entri in un corpo femminile producendo così sterilità.
L’espandersi della nozione della trasmigrazione come una punizione contribuì alla nascita della credenza della trasmigrazione negli animali e persino nelle piante e nelle sostanze inorganiche.
Un'opera anonima che commentava i comandamenti, registra molti dettagli sulla trasmigrazione delle anime umane nei corpi degli animali che in grande maggioranza erano punizioni per rapporti sessuali proibiti dalla Torah (legge).

Un'elaborazione più generale dell'intero concetto appare nelle opere di Joseph S.Shalom e dei suoi seguaci. Essi affermano che la trasmigrazione avviene in tutte le forme d’esistenza, e che anche gli angeli possono incarnarsi in un corpo composto di materia organica. Secondo questo concetto, il mondo cambia continuamente forma, gli esseri discendendo nella forma più bassa e risalgono di nuovo alla più alta.
Normalmente i cabalisti accettavano la dottrina della trasmigrazione in tutte le forme della natura e, per loro tramite, questo insegnamento divenne una diffusa credenza popolare.
Soprattutto nella Cabala lurianica, era estremamente sviluppata l'idea più antica delle nizozot ha-neshamot (scintille delle anime). Ogni anima principale è inserita nella struttura spirituale delle membra mistiche dell’Essere Supremo, parallele alle membra del corpo umano, da cui si diffondono molte scintille, ognuna delle quali può fungere da anima o da vita in un corpo umano. Le incarnazioni di tutte le scintille mirano alla ricostruzione dell'occulta Struttura Spirituale della radice dell'Anima principale.
La cabala successiva sviluppò ulteriormente l'idea dell'affinità delle anime appartenenti a una radice comune. Nei commenti cabalistici della Bibbia, molti eventi venivano spiegati mediante questa storia occulta della trasmigrazione di varie anime che ritornavano attraverso il processo di reincarnazione a situazioni simili a quelle di uno stato precedente, per rimediare ai danni causati allora.








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