Quando l'Air Force fallì miseramente e quando dimostrò di mentire spudoratamente
Premessa
Norman Muscarello, una giovane recluta della Marina, stava camminando lungo una strada tranquilla di campagna. Era notte, quando un enorme oggetto incombeva verso di lui. Inizia così la "Incident at Exter", così definita, passata nelle cronache ufologiche come una serie di numerosi avvistamenti UFO nel New Hampshire, Stati Uniti.Il caso Muscarello, così chiamato, è il più significativo di questa sorta di "flap circoscritto" in questa piccola contea. Il motivo di tale attendibilità viene dal fatto che ci sono testimoni multipli, tra cui agenti di polizia, ed un altro testimone indipendente. Il caso, nell'archivio del Blue Book è considerato come "non identificato".
Il caso
La serie di avvistamenti o meglio ancora definirlo "flap" che in gergo sta per "ondata" in questo caso di avvistamenti, iniziò nel New Hamspshire la notte del 3 settembre 1965, e continuò fino ad ottobre. L'evento venne studiato da ufologi, dai membri dell'Air Force, e trattato da svariati giornalisti. Il caso più eclatante di tutti si avrà proprio la notte del 3 settembre, quando svariati testimoni, tra cui due agenti di polizia, Eugene Bertrand, David Hunt, e un
giovane adolescente, Norman Muscarello, videro un oggetto gigantesco con luci rosse. La prima segnalazione arriverà dal giovane Muscarello, che intento a tornare a casa a piedi quella notte, magari sperando in un passaggio in auto, si vide venire incontro un gigantesco oggetto volante. Il ragazzo terrorizzato corse presso il dipartimento di polizia, ed è così che iniziò la storia. Una relazione analoga tuttavia, si avrà la stessa sera, ma avvenuta ore prima rispetto all'incontro ravvicinato che ebbe Muscarello con l'UFO. La segnalazione ci viene proprio dall'agente di polizia Bertrand, che soccorse Muscarello stesso. Ore prima infatti, l'agente si trovava a pattugliare la Route 101, nei pressi di un cavalcavia, a due miglia fuori la contea di Exeter, quando vide una donna sola, parcheggiata nelle vicinanze. Pensando che avesse bisogno di aiuto, l'agente si fermò a controllare. La donna, ancora molto preoccupata, le raccontò che minuti prima del suo arrivo, un enorme oggetto silenzioso, con luci rosse particolarmente luminose, talmente tanto che venne descritto come essere "incandescente" gli si era avvicinato stando a pochi metri sopra l'auto per un breve periodo. Poco dopo la donna riferì che l'oggetto sarebbe ripartito a incredibile velocità senza emettere alcun suono.
Bertrand non sapeva cosa pensare, e rimandò la donna a casa, dopo averla confortata. Lui non vide nulla li, se non una stella luminosa più delle altre in cielo. Un'ora dopo Bertrand riceve una chiamata da parte del collega Scratch Toland, invitandolo a tornare alla centrale, dato che era arrivato da poco un ragazzo, terrorizzato, giurando di aver avvistato un UFO. Il ragazzo era Muscarello. Bertrand si è occupato di persona del caso. Dopo aver avuto un colloquio con lui alla centrale, i due ripartirono in auto, dato che l'agente voleva che il ragazzo lo portasse fino alla zona doveva aveva avuto lo strano avvistamento. Arrivati sul luogo, non ci fu niente di anomalo. I due si incamminarono a piedi, dopo aver parcheggiato l'auto. Poco dopo però, avvenne il giallo. Alcuni cavalli presenti ad un fienile nelle vicinanze iniziarono a calciare e a nitrire violentemente, e lo stesso iniziarono a fare un paio di cani nel quartiere vicino. Fu proprio li che anche l'agente pote vedere l'enorme oggetto, lo stesso descritto dalla donna ore prima, e sempre lo stesso che una prima volta fece terrorizzare il giovane Muscarello. L'oggetto si era librato in aria da un paio di sempreverdi posti poco lontano, su una collina. Il velivolo si avvicinò a loro, come se volesse attaccarli, ad una distanza che non sarà stata di oltre 100 metri, senza emettere, di nuovo, alcun suono. Bertrand non sapeva se spararli o no, per la paura, ma alla fine non lo fece, e lasciò andare la pistola d'ordinanza. La descrizione dell'agente fu la stessa dei testimoni: un oggetto gigantesco, grande quanto al fienile che si trovava li nelle vicinanze, secondo l'agente, con luci rosse intorno il velivolo, lampeggianti. L'UFO era senza dubbio solido e di colore scuro. Il velivolo mentre si avvicinava ai due terrorizzati, tendeva anche a mostrare alcuni comportamenti aerodinamicamente impossibili, come inclinarsi di lato e andare avanti e indietro.
Bertrand portò via di corsa Muscarello, verso l'auto, per andare via. Intanto l'agente Hunt si trovava in strada e arrivò in zona dopo pochi minuti. Anche lui riuscì ad osservare l'incredibile oggetto, affermando che, era come se stesse "galleggiando" in aria, e per lui non esisteva alcun aereo in grado di fare quei tipi di movimenti tutt'altro che normali. L'oggetto rimase visibile per poco, quando, dopo aver transitato in zona, schizzò via verso la contea di Hampton. Gli agenti, dopo questa incredibile esperienza, tornarono in centrale per il rapporto.
Presto sarebbero arrivate altre segnalazioni. L'agente Toland, ricevette infatti una telefonata dalla centrale, il quale un operatore telefonico gli riferì che c'era un automobilista in difficoltà, che provava a chiamare alla polizia da un telefono pubblico. Questi avrebbe urlato contro l'operatore, affermando, con voce terrorizzata, di essere inseguito da un disco volante, e che si trovava ancora in zona, perfettamente visibile.
Il rapporto sul caso del Blue Book, affermava che non erano in grado di spiegare gli avvistamenti. Una ricerca nella zona dell'avvistamento comunque, non portò nulla di anomalo. Uno degli ufologi che più si occupò del caso fu Peter Geremia, del MUFON. Era particolarmente interessato al caso e per lui era assolutamente genuino. Geremia trattò il caso anche nel documentario "Unsolved Mysteries". Quando accaduto quella notte, a Exeter ha dell'incredibile. Un agente di polizia ed ex veterano dell'Air Force, come Bertrand, terrorizzato in quel modo, non deve essere stato certo uno scherzo. Qualcosa di reale è realmente successo quella notte.
Il Pentagono ha ripetutamente negato l'avvistamento, ma l'incidente era stato già indagato dai vari organi ufficiali, inclusi gli enti di ricerca ufologica come il NICAP, dal ricercatore incaricato, Raymond Fowler, presentandolo ad un Congresso sugli UFO nell'aprile del 1966.
Da questo evento il giovane Muscarello ne rimase segnato. Pochi giorni dopo la madre, decise di far partire qualche giorno il figlio, come fosse una vacanza, dato che stavano assillando sia lui che lei, tra giornalisti, ricercatori di UFO ed anche agenti dell'Air Force, interessati all'avvistamento. Ci furono anche speculazioni su una possibile traccia lasciata sul campo dall'UFO, ma che venne fatta prontamente eliminare da alcuni funzionari militari. Di questo fatto, anche la madre di Muscarello confermò la voce, ma purtroppo ad oggi non possiamo confermarlo. Tuttavia Fowler del NICAP, si interessò attivamente al caso. Questi, che aveva particolarmente a cuore il caso, scrisse anche una lettera indirizzata all'Air Force. Alla fine, niente venne confermato dagli organi ufficiali, non certo avrebbero ammesso che magari i loro radar avevano captato un oggetto non identificato, ma ci furono degli interessamenti da parte loro. L'USAF chiuse l'evento tra i suoi archivi, come "non identificato". Ma andiamo con ordine. La storia è più lunga e complessa di così, e avrà dei risvolti...imprevedibili.
Dichiarazione di Muscarello
ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...[Modificato da (richard) 04/04/2012 14:43]
ELIMINATO L'IMPOSSIBILE,CIO' CHE RESTA,PER IMPROBABILE CHE SIA,DEVE ESSERE LA VERITA'!