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Descrizione
Costellazione assai debole, compresa tra l'Ursa Maior e il Leo. Non contiene particolari oggetti visibili con piccoli telescopi.


Mitologia e storia
La costellazione venne disegnata nel 1687 da Johannes Hevelius.

Essa, curiosamente, non possiede una stella alpha, sebbene ci sia una stella beta Leonis Minoris: ciò sembra sia dovuto ad una svista dell'astronomo inglese Francis Baily, che per errore lasciò senza lettera la stella più brillante. Pare che Hevelius avesse dato a questa stella il nome di Praecipua ("principale", in latino), ma tale denominazione non ebbe fortuna. Oggi la stella più luminosa del Leo Minor viene identificata con il numero di Flamsteed: 46 Leonis Minoris.

Stelle maggiori

Nessuna stella della costellazione supera la magnitudine 3,5.


"...Si nous tous embarqués sur la même planète, on est décidément pas du même monde..."
"...L'universo intero sembra composto da una sola Coscienza, poche anime, molti fotoni ed infiniti asini.."
"..indriyebhyah param mano,manasah sattvam uttamam,sattvad adhi mahan atma,mahato vyaktam uttamam.."