00 06/07/2013 18:43
Liberta' di informazione e di opinione

Un attacco a tutti i siti internet (e ai blog) non registrati come testate giornalistiche ma che fanno informazione e che verranno puniti anche per omesso controllo sui commenti, ritenuti diffamatori, dei lettori.







No al bavaglio, 2011. Alcune donne protestano contro la "legge bavaglio" sostenuta dal governo Berlusconi contro la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche.Atto del Senato numero 903: come il Pdl vuole imbavagliare la Rete



L'ultima spedizione punitiva del Pdl porta la firma di Salvatore Torrisi, senatore eletto in Sicilia. Atto del Senato numero 903, già ribattezzata "legge ammazza-blog" e che rappresenta un bavaglio per tutta la Rete.

Un disegno di legge recante il titolo "Norme in materia di reati commessi col mezzo di scritti on-line", presentato al Senato lo scorso 2 luglio. Sul sito di Palazzo Madama non è ancora stato pubblicato il testo, ma da quanto denunciato dal M5S c'è di che preoccuparsi. Prima del minipost pubblicato oggi sul blog di Beppe Grillo, la notizia era stata data ieri dall'Huffington Post.

In pratica il ddl di Torrisi vorrebbe estendere la validità dell'articolo 57 del codice penale sulla punibilità del direttore o del vicedirettore responsabile anche ai siti internet (compresi i blog) non registrati come testate giornalistiche. Ma a rendere assurda la norma è soprattutto la parte che prevede la responsabilità penale anche per i commenti apparsi sui siti e blog. Il gestore avrebbe l'obbligo di procedere alla rimozione "entro 24 ore di quegli scritti inseriti autonomamente dagli utenti, tali da configurare la commissione di reati".

Stiamo parlando di qualcosa di improponbile per blog come quello di Grillo (centinaia di commenti al giorno) o per qualsiasi altro sito che riscuota un minimo di 'successo' sulla Rete e abbia lettori che commentano la notizia. Un invito implicito a vietare ogni commento sulle informazioni pubblicate in Rete.

"Non c'è nessuna censura nei confronti dei 5 stelle. Ma internet non può continuare a essere il luogo virtuale dell'impunità" il commento di Torrisi. Un discorso è l'impunità, un'altra è fare indossare il bavaglio alla Rete con una legge impossibile da far rispettare. Del resto in casa Pdl non sono nuovi a tentativi del genere, basti pensare alla famigerata legge Alfano sulle intercettazioni che riprendeva un'idea già sviluppata durante l'ultimo governo Prodi da Clemente Mastella.

Chi è Torrisi, l'uomo che ha presentato il ddl? Già deputato durante la scorsa legislatura, è un avvocato in passato vicesindaco di Paternò (Catania), considerato un 'feudo' di Ignazio La Russa. Nel 2010 venne accusato dall'allora governatore della Sicilia Raffaele Lombardo (oggi imputato per concorso esterno in associazione mafiosa) di avere rapporti con la mafia (in particolare con Carmelo Frisenna, ritenuto dai pm "organicamente inserito nel clan Santapaola"), frase poi smentita dall'avvocato di Lombardo ma che gli è valsa una querela da parte del diretto interessato.


it.ibtimes.com/articles/52309/20130706/legge-ammazza-blog-pdl-tor...
[Modificato da (richard) 30/07/2013 12:01]

ELIMINATO L'IMPOSSIBILE,CIO' CHE RESTA,PER IMPROBABILE CHE SIA,DEVE ESSERE LA VERITA'!