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Il popolo delle Steppe sa bene che la sua terra è maledetta. I Mansi, antichi abitanti della pianura gelida a Est degli Urali, tra la città di Celjabinsk e quella più a Nord di Perm, hanno imparato da secoli a convivere con i misteriosi fenomeni naturali.

Per questo hanno un monte della Morte, un lago della Morte e, da qualche anno, perfino un’autostrada della Morte. Per giustificare eventi inspiegabili che ancora terrorizzano chi si avventura in quei luoghi, le loro antiche storie di Dei minacciosi e cattivi si incrociano adesso con le rivelazioni non meno inquietanti degli ufologi che hanno ormai scelto tutta l’area come una delle più interessanti del Pianeta: la zona anomala degli Urali, per i più esperti “la Zona M”.

Per cause che nessuno scienziato sa dimostrare, la zona è da sempre bersaglio di meteoriti di tutte le forme e consistenze. E’ facile rintracciare sul web filmati di avvistamenti di potenziali navicelle spaziali o comunque di misteriosi corpi celesti che, in realtà somigliano molto a quelle dei frantumi di meteorite riprese ieri (ndr il giorno 15 febbraio 2013) da cittadini di Celjabinsk. Ma in un ambiente tanto fertile la suggestione produce un po’ di tutto: incontro con umanoidi, incendi improvvisi, oggetti volanti che si inabissano in uno stagno sollevando ondate di una decina di metri. Niente di provato ma per il mito è sufficiente.

Capita che per uno strano fenomeno elettromagnetico, passando da un certo incrocio, le lancette dell’orologio comincino a scorrere all’indietro. O che il corso di un certo fiume di tanto in tanto si metta a scorrere in senso inverso. Tutto vero e forse spiegabile ma perfetto per alimentare fantasie di ogni genere. E si può scegliere la via razionale, ma anche quella della maledizione, e perfino quella degli extraterrestri per spiegare la scomparsa nel nulla di un aereo con 13 persone mai più ritrovato dal 2010. Oppure la morte di 9 studenti sciatori trovati morti e “orrendamente dilaniati” negli anni Cinquanta. Il risultato è che diverse migliaia di visitatori in cerca di brividi o di conferma alle loro strampalate teorie visitano la Zona M ogni anno. Tanto che l’anno scorso il sindaco del villaggio di Molijebka, ha fatto sostituire la locale statua di Lenin con un monumento agli Ufo.

Lui dice che lo ha fatto «per ringraziare i turisti». Molti pensano che lo scopo fosse proprio tenersi buoni gli extraterrestri.

Articolo apparso sul quotidiano “La Repubblica” del giorno 16 febbraio 2013 (pagg.22-23) e scritto da Nicola Lombardozzi

ufoedintorni.altervista.org/blog/loggetto-extraterrestre-caduto-in-russia-e-la...

ELIMINATO L'IMPOSSIBILE,CIO' CHE RESTA,PER IMPROBABILE CHE SIA,DEVE ESSERE LA VERITA'!