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L'unica possibilta' di definizione di questo e' l'affermazione rabbinica. D-o e'il luogo del mondo, ma il mondo non e' il suo luogo. Quindi, come si dice in matematica la Legge e' la condizione al contorno del creato.

Questo processo di ritrazione di D-o dal mondo, che diventa anche definizione del finito e' quella ch l'Askenazi Rabbi Izchak Luria zal portera' alla massima perfezione. Proprio in un infinio che si ritrae dall'universo, l'universo diventa possibile. Eppure, al centro di questo nulla che chiamiamo universo un atomo di luce infinta permane: l'animo umano o l'animo di Yisrael, se vogliamo.Ed e' questo filtrare fra l'infinito estraneo al mondo e la luce interna che rende possibile infiniti mondi, come le luci in una camera ascintillazione. (v Chaim Vidal, l'Albero della Vita)





ELIMINATO L'IMPOSSIBILE,CIO' CHE RESTA,PER IMPROBABILE CHE SIA,DEVE ESSERE LA VERITA'!