00 05/03/2012 15:43
di Susanna Berginc
A prescindere dall’importanza fondamentale del calcio nel nostro organismo, dovremmo tenerne sempre una scorta nell’armadietto dei medicinali in quanto è un anestetico per eccellenza. I vecchi testi di medicina danno come trattamento delle fitte pungenti e dei dolori più insopportabili, solamente iniezioni di calcio. Non si riesce a capire come tale rimedio sia andato perduto nel corso dei decenni, lasciando spazio a medicinali cui bugiardino pullula di effetti collaterali e controindicazioni.
Vediamo quindi come usare tale rimedio nel modo migliore.
Lo possiamo usare nell’emicrania (magari assieme alla vit. B6), prima di andare dal dentista (aiuta anche a rilassarsi), per alleviare il prurito dell’orticaria, per le cervicali, per le sindromi pre-mestruali ma anche per i dolori del ciclo, nelle nevralgie e nei dolori periodici.
Dal libro di Adelle Davis “Let’s eat right to keep fit” troviamo testualmente “Il mio consiglio alle madri in attesa è sempre stato di prendere, non appena inizia il travaglio, una capsula di vitamina D e due o tre pastiglie di calcio ogni ora finchè non entrano in sala parto. Sono stata meravigliata dal numero di persone che mi hanno scritto o detto di non aver provato dolore durante il parto, aggiungendo spesso che pensavano di avere dolori d’aria quando il bambino era nato”. In ogni caso l’assunzione da parte delle partorienti, è consigliata solo sotto controllo medico.
Fra le varie marche in commercio, cercate di evitare, oltre quelli chimici, anche quelli a base di polvere d’ossa in quanto tendono a contenere metalli pesanti. Preferite quelli in polvere, di rapida assimilazione, purché non si tratti di calcio chimico in quanto tende a “irrigidire” le ossa.
Pensiamo infatti a quante persone anziane cadono od inciampano, e si ritrovano con in femore rotto, nonostante (anzi, a causa) dell’assunzione di calcio chimico. Per lo stesso motivo evitare il calcio chimico in gravidanza, in quanto blocca l’apertura del bacino nel momento del parto.
Posologia: 1 cucchiaio di calcio in un dito di acqua calda. Bere il più caldo possibile, appena finisce di produrre effervescenza.
Assumerne al massimo 3 volte in un giorno.

Susanna Berginc naturopata di Trieste sito: digilander.libero.it/naturalmenteit/

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