PRIMO POSTO, CON UN TOTALE DI 47,25/48
Occhi sull’Orizzonte, di Amor31
Grammatica:
La grammatica è perfetta!
Stile: 10/10
Hai scelto una veste stilistica abbastanza semplice e lineare, molto adatta al genere introspettivo per non appesantire esageratamente la storia e far emergere bene i temi portanti. Essendo le tematiche principali la nostalgia e la semplicità del protagonista, la scelta si è rivelata ancor più corretta!
Il ritmo del racconto mi ha ricordato molto quello della serie Tv, si tiene sul lento ma c’è sempre qualcosa, quello spunto in più che non lascia spazio a momenti morti: ogni parola è lì dove dev’essere ed è portatrice di un significato proprio, oltre che ad apportare un arricchimento del contesto complessivo.
Con le figure retoriche hai creato delle bellissimi immagini, come gli occhi che vanno a fondersi con il mare a furia di guardarlo intensamente, fino ad affondare nella schiuma, oppure atmosfere, come la scena a lume di candela.
Della punteggiatura mi ha positivamente colpito l’uso delle virgole, molto ordinato e in grado di dare le giuste pause anche alle frasi più lunghe. In generale, la fluidità è un grande pregio della storia, e suppongo in generale della tua scrittura! È sì breve, ma non si corre il rischio di perdersi tra le parole.
Personalmente non avrei usato così tanto il trattino lungo per staccare gli incisi, ma si tratta proprio di una mia preferenza visto che grammaticalmente e sintatticamente sei sempre stata corretta! Del resto, non posso certo dire che mi abbiano disturbato durante la lettura, anzi.
Il lessico infine è coerente con il personaggio scelto, semplice ma non volgare, coerentemente anche con la sua evoluzione e con i punti che andrò poi a trattare nel parametro della caratterizzazione. Complimenti!
Trama, Originalità, Contestualizzazione: 10/10
La flashfic è un missing moment posto alla fine dell’ottava stagione: Arya è partita per mare sulle tracce dei propri antenati esploratori, mentre Gendry è rimasto a Westeros nel ruolo di Lord di Capo Tempesta.
La contestualizzazione all’interno della serie è ben chiara e coerente con il resto, sia narrativamente, sia per quanto riguarda la caratterizzazione, come approfondirò in seguito.
Un missing moment non può essere particolarmente originale per sua stessa natura, ma il lavoro di scavo all’interno delle insicurezze e delle emozioni di Gendry è stato veramente interessante, soprattutto perché con l’avanzare delle stagioni il suo personaggio è stato purtroppo trascurato all’interno della serie. La struttura di pensieri che hai creato è molto bella, anche inaspettata: la nostalgia di Arya e quella per una vita più dura, ma al tempo stesso più autentica, si intrecciano tra loro e poi alla solitudine del presente, svelando le contraddizioni poste dietro a quello che apparentemente è un lieto fine.
Soprattutto con i riferimenti a quando ancora Gendry era fabbro ad Approdo del Re, mi hai stupito molto positivamente! Non me li sarei aspettati, eppure hanno estremamente senso considerando il suo carattere e la sua storia personale, e completano benissimo questo scorcio sul suo futuro.
IC: 15/15
Questo è forse il parametro in cui più ti sei avvicinata all’originale: tra le righe del tuo racconto ho proprio rivisto il Gendry della serie! Di lui hai posto in evidenza la semplicità, in due diverse forme.
La prima è quella della sua persona, che permane nonostante la concessione del titolo nobiliare che l’ha posto a capo della Casa Baratheon. Gendry resta legato alle sue origini e al lavoro manuale tramite cui riusciva a sentirsi sé stesso nonostante la povertà, mentre il rumore e le persone sempre presenti intorno a lui sono giustamente paragonate alle pulci, e non gli danno tregua. Trovo che tu abbia colto un punto fondamentale della sua identità: Gendry non si sente male nel posto dove si trova ora, ma semplicemente non lo sente suo, soprattutto perché paradossalmente è ancora più solo rispetto a quanto non fosse in precedenza. Penso che un ruolo nobiliare, con Arya al suo fianco, l’avrebbe vissuto in tutt’altro modo, e ciò emerge molto bene tra le righe.
In secondo luogo, infatti, la sua semplicità è presente anche nel campo dei sentimenti che prova per Arya, che nonostante gli eventi e la lontananza restano puri. Gendry non vorrebbe altro che averla al proprio fianco, e al tempo stesso è consapevole che una vita senza avventura non farebbe per lei. Non può far altro che aspettare il suo ritorno, ma sa che eventualmente sarebbe anch’esso momentaneo.
Arya appare invece solo marginalmente, nei pensieri e nei ricordi di Gendry: più che la sua caratterizzazione originale emerge la visione che ne ha lui, e che, come detto in precedenza, è perfettamente affine al canon, ma ben arricchita da quella maturità in più che il nuovo status e il passare del tempo hanno inevitabilmente dato al personaggio.
Veramente perfetto! Se questa fosse stata una delle scene poste in coda all’ottava stagione, sarebbe stata sicuramente una delle migliori, mantenendone comunque il tono.
Bonus: 2,75/3
Hai scelto i seguenti bonus: neve, candela, nostalgia.
Il focus principale è andato alla nostalgia, e sei stata veramente perfetta: ogni parola della tua storia trasuda questa emozione, che Gendry prova sia per Arya, sia per il proprio passato, in cui non era nessuno ma poteva essere liberamente sé stesso.
Anche la candela ha un ruolo centrale, in questo caso nel flashback che riporta la scena d’amore tra i due protagonisti: in poche righe, hai reso perfettamente l’atmosfera di quella scena un po’ sospesa nel tempo prima della battaglia finale contro gli Estranei. Anche la neve ha svolto un ruolo in questo, seppur in modo minore: l’hai usata sì come elemento di contorno, ma nel complesso trovo che l’attenzione fosse su altro, e che si sia un po’ andata a perdere sullo sfondo. In ogni caso l’elemento è ben presente e partecipe alla descrizione della scena, per qui la sottrazione è quella minima.
Titolo: 5/5
Il titolo che hai scelto mi è piaciuto molto. L’ho trovato molto appropriato al racconto: fin da subito si percepisce quella sensazione di speranza e nostalgia di cui poi è pregna tutta la flashfic; inoltre, cosa che apprezzo tantissimo, l’immagine dello sguardo che si perde all’orizzonte ricompare anche nell’ultima frase, creando una struttura circolare davvero bella.
Anche foneticamente il titolo suona bene e fa un ottimo effetto grazie all’assonanza della lettera O, che sicuramente può contribuire ad attrarre lettori.
Non posso che assegnarti il punteggio massimo, per gradevolezza e coerenza con il contenuto.
Unico appunto, mi sarebbe piaciuto trovare un riferimento al colore blu già dal titolo, visto che il fondersi degli occhi e del mare è l’immagine più bella presente nel testo. Ma come detto in precedenza, ciò non toglie al titolo da te scelto la sua grande forza d’impatto.
Gradimento Personale: 4,5/5
Dopo aver letto le tue note finali, non posso che essere felicissimo di averti dato l’ispirazione per scrivere dopo un lungo periodo di stop, non sai quanto ti capisco!
La flashfic mi è piaciuta molto: l’introspezione è curata molto bene, e alcune delle immagini visive che hai creato mi sono rimaste in testa per la loro forza evocativa. Non assegno il punteggio massimo in quanto mi sarebbe piaciuto vedere Arya un po’ più “direttamente” all’interno dei ricordi di Gendry, e non solo un’immagine vaga e sbiadita; capisco comunque che l’effetto fosse voluto, in quanto non hai specificato quanto tempo sia trascorso dalla sua partenza, e che il flashback a cui hai dato più spazio è la scena d’amore nella penombra, in cui la sua figura inizia già a farsi evanescente.
In ogni caso, ottimo lavoro! Spero che continuerai con la ripresa della scrittura perché si è davvero sentita, tra le parole, la tua passione per questi personaggi.