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Mitologia Egizia

Ultimo Aggiornamento: 14/10/2010 13:13
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14/10/2010 13:09

Il Pantheon Egiziano
Il Pantheon Egiziano
(come tutto ebbe origine).

Nell’antico egizio l’uomo era circondato dalle divinità. La sua immagine del mondo non consisteva in idee incorporee e astratte, ma si componeva dell’agire manifesto di potenti figure che si muovevano sul palcoscenico dell’universo naturale da loro stesse creato.
Per gli abitanti dell’antico Egitto, tutti gli dei incarnavano il mondo reale e il modo di vivere autentico. Affascinante è la sorprendente forma di apparizione degli dei, che a parte può discostarsi, in parte o in toto, dall’aspetto umano, per rifarsi in figure della fauna e della flora, oppure per manifestarsi in attributi e simboli.

Dei-uomini, dei-animali, dei-piante: la naturale composizione del creato si mescola e si eleva a rappresentazione figurativa di forze reali che agiscono accanto e al di fuori di ciò che è puramente umano. Nella forma esteriore prescelta per ogni dio si manifestano così aspetti delle funzioni divine.
Di fondo vige il principio secondo il quale l’essenza autentica di una divinità sfugge alla comprensione sensoriale, anche nel caso in cui le sue diverse forme di apparizione siano presenti all’interno del mondo. Per descrivere in maniera compiuta la realtà del mondo divino egizio si fa ricorso atre dimensioni: ogni dio si presenta con il proprio nome, la propria apparizione nel corso del tempo cosmico e la propria collocazione nello spazio di culto.
Questa triplice manifestazione non intralcia affatto l’unità dell’idea divina, bensì definisce un concetto universale che oltrepassa le capacità cognitive dell’uomo. Per inoltrarsi nel pantheon egizio, bisogna avere ben presente il concetto fondamentale secondo il quale l’essenza divina si manifesta sotto sembianze molteplici.

La creazione

Al principio è il caos nelle cui profondità delle acque di Nun, giace addormentato lo spirito del creatore. Dal mare di Nun emerge una collinetta sulla quale, una fenice, si posa quale creatore, Atom-ra, il Sole.
Narra la leggenda che Atum-ra, “tenendo il fallo in pugno ed eiaculando diede vita ai gemelli Shu (dio dell’aria) e Tefnut (dio dell’umidità)”.
Dai due gemelli nascono Nut (il cielo) e Geb (la terra). Dice il mito che Geb e Nut, innamorati, se ne stavano tutto il tempo abbracciati, impedendo alla vita di germogliare. Atum-ra allora comanda a Shu di separarli. Shu calpesta Geb e con le mani solleva Nut (che infatti é sempre rappresentata inarcata e con le mani ed i piedi aggrappati a Geb).
Da Geb e Nut nascono Osiride, Seth, Iside e Nefhti che con Horus ,figlio di Osiride ed Iside, ed i quattro dei loro progenitori formano l’Enneade. Anubi è il figlio illegittimo di Osiride e Nefti.

L’ Enneade esprime il gruppo dei nove dei che stanno alla base della cosmogonia egizia. Nella religione egizia detta Grande Enneade, composta da Atom e da quattro coppie di dei: Shu e Tefnut, Geb e Nut, Osiride e Iside e Seth e Nefti; vi è poi una Piccola Enneade, nella quale, oltre ai precedenti, o talvolta in sostituzione, sono presenti Anubi, Horus, Thot e Maat.

Il centro di culto originario dell’Enneade fu a Eliopoli ossia la città del sole che divenne uno dei maggiori luoghi di culto di tutto l’Egitto.

Le maggiori divinità



Atom-Ra

Personificazione del dio solare, associato ad Atum -il tutto- è, secondo le teologie Eliopolita ed Ermopolita, il creatore dell’universo. Viaggiava nel cielo con il suo equipaggio su due barche: quella del giorno e quella della notte. Veniva ingoiato la sera da Nut e partorito la mattina. Da lui era stata emanata una figlia, Maat. Dio principale di Eliopoli, creatore per eccellenza, fu poi identificato con il sole la sera. I suoi animali sacri erano il leone, il serpente e l’icneumone.

Maat

Divinità astratta, simbolo della verità e della giustizia. Figura nella cerimonia del giudizio del defunto. Dea della “regola” a cui dovevano attenersi uomini, re e dei. Energia coesiva dell’Universo, sovrintende all’Ordine Cosmico e alla Giustizia



Shu

Dio dell’aria secca, figlio di Atum-Ra e gemello di Tefnut di cui è sposo. Genera Geb e Nut. Nell’iconografia separava Geb da Nut.

Tefnut

Dea dell’aria umida, figlia di Atum-Ra e gemella e sposa di Shu. Dea di Oxyrhynchos. La criniera è simbolo di forza.

Geb

Dio della terra, sposo e fratello di Nut, padre di Osiride, Iside, Seth e Nefthi

Nut

Dea del cielo, sorella e sposa di Geb, madre di Osiride, Iside, Seth e Nefthi. Ingoia il sole a tramonto e lo partorisce al mattino.

Iside

Figlia di Nut e Geb, é la grande maga, la dea madre e regina. Osiride ne é lo sposo-fratello, Horus il figlio. Il suo nome significa “il trono”.

Osiride

Dio di Busiride. Figlio di Nut e Geb, é il dio-re dell’Egitto, lo sposo-fratello di Iside e il padre di Horus. Dopo la morte regna sull’aldilà dove, oltre che sovrano, é giudice supremo. Come dio della vegetazione viene spesso rappresentato in forma di mummia da cui germogliavano delle piante. E’ un Dio risorto, Re dell’Oltretomba

Nefti

Dea di Diospolis Parva. Figlia di Geb e Nut, sorella di Osiride, Iside e Seth, di quest’ultimo anche sposa (pur non innamorata) e madre di Anubi. E’ la Dea patrona della casa.

Seth

Dio di Ombos. Figlio di Nut e Geb, fratello di Osiride, Iside e Nefthi, di quest’ultima anche sposo. Dio della siccità e del cattivo tempo, in senso lato potenza distruttrice, simbolo del male. Dio del caos, secondo la leggenda fu l’uccisore di suo fratello Osiride.

Hathor

Dea di Afroditopolis e di Dendera. Dea dell’amore, patrona della musica e della danza, generalmente rappresentata nell’aspetto di vacca. Il suo emblema era il sistro.

Horus

Dio di Behdet. Dio falco sdoppiato in Horus il Grande (Haroeris) e in Horus Bambino (Arpocrate). Figlio di Iside e Osiride, regna sull’Egitto dopo la morte del padre. I faraoni sono considerati suoi discendenti.

Anubi

Dio sciacallo di Cinopolis, assiste Horus e Thot nella pesatura del cuore dei defunti, preposto ai segreti di cui ne è custode. E’ figlio illegittimo di Osiride e di Nefti.

Thot

Dio di Hermopolis. Dio della saggezza, messaggero degli dei. Nell’oltretomba assiste alla pesatura del cuore del defunto. E’ generalmente rappresentato con al testa di ibis. E’ il dio della scienza, della scrittura, delle arti magiche e delle fasi lunari.




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